E’ stata di sicuro una delle volte in cui ho avuto piu paura in tutta la mia vita vissuta, la visita alla Sacred Monkey Sanctuary Forestad Ubud durante le mie vacanze a Bali in Indonesia.
Le scimmie sono da tutte le parti, sugli alberi, sui sentieri ed in qualsiasi altro luogo vi possa venire in mente.
Dimenticatevi , dal primo momento in cui varcate uno dei tre cancelli d’entrata, che queste scimmiette siano degli adorabili e simpatici animaletti…. sono invece delle “maledette”, avide di cibo, che planano in super velocità sugli zaini ed in testa ai turisti per rubare occhiali, cappelli , aprire borse da cui rubare le bottigliette d’acqua e qualsiasi altra cosa che rescano a far uscire da esse.
All’entrata del parco vi consiglieranno il comportamento da tenere, non urlare, non fissare i macachi negli occhi, non effettuare bruschi movimenti, non tenere occhiali sul capo, chiudere ereticamente le borse, non utilizzare specchietti o indossare collane e soprattutto non portare all’interno cibo, non mostrare i denti perché potrebbero scambiarlo per un gesto di sfida..
Il biglietto d’entrata costa Rp 80000 circa 4,50 euro.
La Monkey Forest è una foresta in piena città in cui i macachi balinesi possono tranquillamente scorrazzare liberi verso sera è facile vedere le scimmie correre sui fili della luce e sui tetti di Monkey Forest RD e nelle vie vicine.
Un’escursione al Col de la Faucille per fare delle foto in seguito ad una nevicata, è stata l’occasione in cui ho scoperto per caso questa simpatica passeggiata nei boschi sopra Gex.
Prendendo il sentiero che parte di fronte all’ hotel “La Couronne”, dove per altro consiglio anche di fermarsi a fare un pranzetto, bisogna camminare per circa 2,5 km lungo un sentiero che si snoda in mezzo al bosco prima di giungere al belvedere.
Dopo vari sali e scendi tra alberi carichi di neve e distese di neve sono arrivata al belvedere da cui si puo’ osservare il Monte Bianco, il lago Lemano e tutta la valle, la vista è molto bella e ripaga della fatica della passeggiata; proseguendo per il sentiero si arriva nel sottostante paese di Gex.
Se penso a Chichen Itza la prima cosa che mi torna in mente è il caldo che ho sofferto durante la visita al complesso monumentale, nonostante un cappello enorme ed un abbigliamento che mi faceva sembrare praticamente in mutande, avevo degli shorts cortissimi ed una canotta, continuavo a sudare e cercare riparo dal sole nella rara ombra che trovavo.
Superato l’ostacolo caldo, vedere le piramidi Maya è sempre stato uno dei miei sogni da bambina e devo ammettere che Chichen Itza ti “toglie il fiato” per la sua imponenza.
Le rovine di Chichen Itza fanno parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’ Unesco.
Presso la Piramide di Kukulkan, ogni anno in occasione degli equinozi di primavera ed autunno un sacco di persone si riuniscono per vedere “il serpente che scende lungo il dorso della piramide”, in realtà non si tratta di un vero serpente ma di un effetto ottico che crea la luce del sole se la osservate da alcune posizioni particolari del complesso.
Una guida locale parlante italiano ci ha condotti all’interno del complesso, illustrandoci le abitudini dei Maya e cosi siamo arrivati a conoscenza che, il gioco della palla in realtà era legato al culto del sole ed il giocatore che faceva cadere la palla veniva sacrificato perché , perdendo la palla, simbolicamente aveva impedito al sole di nascere.
Quindi non mi resta che augurarvi una buona visita e di scegliere una stagione non troppo calda per visitare il Messico!
E voi vi siete già ricordati oggi di dire ti voglio bene alla persona che scalda il vostro cuore? Le avete comprato una scatola con cioccolatini a forma di cuore oppure , più tradizionali, avete preso la classifica confezione di baci perugina così a scrivere un messaggio romantico ci pensa la Perugina?
È vero che San Valentino è una festa consumistica, che non ci si vuole bene solo il 14 Febbraio, ma può essere un’occasione per dirsi una volta in più : ” Ti Voglio Bene “!
Quindi aprite i vostri cuori e dimostrate il vostro affetto a chi volete bene!
Ad Yvoire potete decidere di arrivarci in macchina oppure, come ho fatto io, più’ romanticamente dal lago, io ci sono andata con mia madre quindi di romantico non ho provato proprio nulla!
Ho acquistato un biglietto a Nyon alla compagnia navale ed, in una mezzora circa di navigazione, sono giunta dall’altra parte del lago in questo paesino medievale francesce.
Il borgo medioevale non è interamente originale poiché è stato ricostruito , ma resta comunque un luogo piacevole in cui trascorrere una domenica passeggiando tra gli innumerevoli negozietti oppure prendendo il sole, o perché no, aspettando il tramonto sorseggiando qualche Spritz.
Degno di visita oltre al borgo vi è il “Giardino dei cinque sensi”, a seconda della stagione in cui vi recherete potrete assistere a diverse fioriture, totalmente pero’ da escludere il periodo invernale in quanto il giardino è chiuso.
Dicembre, Natale, Immacolata & Sant’Ambrogio e con loro anche l’avvento nelle nostre case dell’ albero di Natale o del presepio.
Personalmente negli ultimi anni sono sempre più orientata verso l’albero, rigorosamente in plastica cosi non muore ed allo stesso tempo non mi ritrovo tutto l’appartamento pieno di aghi di pino perché è un dato certo che mi muoia, piuttosto che verso il presepe.
Dopo un inizio molto tradizionale, in cui addobbavo il mio albero esclusivamente con decorazioni dorate oppure con palle rosse e d’oro, negli ultimi due anni ho cominciato a collezionare “palline di Natale del mondo”, ovvero ogni qualvolta che mi reco in un paese straniero per lavoro o per vacanza cerco sempre un decoro che possa essere piazzato su un ramo del mio “finto pino” il Natale successivo.
San Francisco
Costa Rica
Las Vegas
Londra
New York
Messico
Basilea
Hong Kong
Grazie a questo mio hobby, ogni anno il mio albero cresce e si arricchisce, diventando la memoria dei miei viaggi passati, strappandomi un sorriso per ogni pallina.
Cina
Costa Rica
Messico
Napoli
Svizzera
E voi? come lo addobbate il vostro albero di Natale?
Si può fare un mini tour turistico di Firenze in un pomeriggio? Vedere in cinque ore i principali monumenti della città? La risposta che mi viene da darvi è Si! , certo non potrete pretendere di avere la conoscenza approfondita delle cose ma almeno un’idea di quello che avete visto Si!
Mi sono ritrovata, per ragioni di famiglia, con mia madre a Firenze e ne ho approfittato per fare un “mini tour” fotografico/turistico.
Avendo preso l’hotel in prossimità della stazione, la mia passeggiata comincia dalla Chiesa di Santa Maria Novella, il cui nome alle mie amiche piu’ fashion evocherà la rinomata marca di profumi & saponi “Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella “, e ai miei amici musicofili tornerà di sicuro in testa la canzone di Pupo “Firenze Santa Maria Novella” a me personalmente ricorda le lezioni di storia dell’arte del Liceo e i cinque che presi per non aver studiato lo stile architettonico e chi la edifico’…
Lasciatami alle spalle la suddetta chiesa arrivo nella piazza del Duomo, dove si erge la chiesa simbolo della città, io stessa se penso a Firenze la prima immagine insieme a Pontevecchio che mi si visualizza in mente è la facciata di Santa Maria del Fiore, non sto a farvi alcuna descrizione architettonica della cattedrale nè tanto meno del battistero perché anche questo complesso architettonico fa parte del già citato 5 in storia dell’arte.
Santa Maria del Fiore
Dalla Piazza del Duomo, mi dirigo verso Ponte Vecchio facendo una piccola deviazione per passare a strofinare il naso del porcellino dell’omonima fontana perchè pare porti bene e, dato che alla fortuna non si gira mai la schiena, mi ci fiondo di gran corsa!
La tradizione vorrebbe che vi si metta una monetina in bocca al maialino e a seconda che la moneta cada dentro la grata o fuori si avrà fortuna o meno, i proventi di questo rito in teoria andrebbero in elemosina ad una missione ma quel giorno vi era una zingara che se le scippava… quindi lascio a voi le conclusioni.
Dopo aver sgomitato con Cinesi, Giapponesi, bambini e comitive per poter fare una foto senza tutto il mondo a me ignoto mi dirigo finalmente fino a Ponte Vecchio dove prendo atto che la “Moccia mania ” ha preso piede anche qua, chissà quanti di quelli che hanno attaccato un lucchetto stiano ancora insieme e quanti invece si siano lasciati.
Ponte Vecchio
La “Moccia Mania”
Ponte Vecchio
Attraverso Ponte Vecchio ed arrivo in Borgo San Jacopo, dove decido di percorrere Lungarno Torrigiani per arrivare in Santa Croce e fare un bel selfie con l'”amico Dante”.
Ritorno verso Borgo San Jacopo passando sempre da Lungarno Torrigiani e, ammirando la città che si specchia nel fiume, mi fermo a prendere un aperitivo panoramico in un localino sull’Arno ed infine ceno all‘Osteria del Cinghiale Bianco prima di rientrare in Hotel, inutile dirvi che le pappardelle al cinghiale ed i crostini toscani sono fenomenali!
Un posto che ho trovato per caso gironzolando per la Svizzera in auto è il piccolo borgo di Saint -Prex.
Situato nel distretto di Morges, nel canton Vaud, affacciato sul lago di Ginevra questo paese racchiuso da antiche mura ha la particolarità di avere le abitazioni interamente ricoperte ricoperte da edere e fiori in vaso.
Un consiglio? andateci verso il tramonto e fatevi conquistare dall’atmosfera romantica del posto oppure approfittate delle numerose spiagge in fronte al lago per fare un bel picnic con i vostri amici!
Che voi siate a Cancun, Playa del Carmen o Punta Cana un posto bizzarro dove vi consiglio di andare è il Coco Bongo.
Nel mio recente viaggio in Messico mi è stato proposto di passare una serata al Coco Bongo, ammetto che in principio ero abbastanza titubante perchè temevo che fosse il “classico locale pacco per turisti” ma mi sono dovuta ricredere.
Per tutta la durata della serata potrete assistere a spettacoli musicali di film famosi eseguiti da mimi, ballerini, danze aeree e trapezisti alternati a momenti di musica in cui potete ballare come se foste in una classica discoteca.
Da alcuni viene definito il Cique du Soleil del Sud dell’ America del Nord per la somiglianza con il ben noto “circo canadese” .
Per gli appassionati cinefili è la discoteca del film “The Mask” di Jim Carrie.
Il costo del biglietto è sui 70 USD ed è relativamente alto se si conta che una volta entrati è tutto open bar, la gente balla ovunque.
Per un attimo durante la serata ho avuto la percezione di essere finita dentro ad un’enorme arena piena di gente.
Non mi resta altro che augurarvi una buona serata!
A solo un’ora d’automobile da Ginevra si puo’ tranquillamente raggiungere quella che viene definita l”ottava meraviglia del mondo” ovvero la Sky Way del Montebianco.
Appena fuori fuori dal Tunnel del Montebianco o subito dopo il paese di Courmayeur, dipende da quale direzione di arrivi,( nel mio caso solitamente è subito all’uscita del tunnel il venerdi’ ed subito dopo il paese la domenica sera quando me ne torno verso la Svizzera ) si trova questa innovativa e spettacolare funivia.
Si parte dal Pontal d’Entrèves a quota 1300 mt per arrivare , infine in una ventina di minuti, alla quota di 3466 mt di Punta Helbronner, con uno stop intermedio al Pavillon du Mont Frety a 2173 mt,fermata che io personalmente ho utilizzato per abituarmi all’altitudine!
Questa funivia, unica nel suo genere, possiede una cabina che ruota su se stessa a 360 gradi per permettere al visitatore di ammirare tutta la magnificenza e la bellezza della valle .
Ma è quando si raggiunge la cima di Punta Helbronner che si rimane stupiti, a bocca aperta come degli allocchi per il meraviglioso spettacolo naturale che si prospetta agli occhi, montagne, ghiacciai e crepacci la fanno da padroni!
Punta Helbronner
Sulla via del ritorno ci si puo’ soffermare, per decomprimere il “mal d’altitudine” al Giardino Botanico Saussurea dove si possono osservare una discreta varietà di piante alpine.