Sono tornata!

Eccomi qua nuovamente in viaggio, per i prossimi giorni mi attenderà una lunga trasferta americana!

Dopo mesi di assenza dalla mia pagina a causa di un calo di energie, della mancanza di tempo e da qualche distrazione sono tornata!

La mia casa sarà una stanza d’albergo dove il disordine regnerà sovrano… non vorrei essere nei panni della povera housekeeper che ogni mattina dovrà riordinarmi le cose.

Anziché mucche e prati verdi la prima immagine che vedrò al mattino sarà quella di palazzi e strade, di una città!

Carica di positività ed energie non mi resta che augurarvi una buona giornata!

NATALE & DINTORNI: IL MIO ALBERO DI NATALE

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Dicembre, Natale, Immacolata & Sant’Ambrogio e con loro anche l’avvento nelle nostre case dell’ albero di Natale o del presepio.

Personalmente negli ultimi anni sono sempre più orientata verso l’albero, rigorosamente in plastica cosi non muore ed allo stesso tempo non mi ritrovo tutto l’appartamento pieno di aghi di pino perché è un dato certo che mi muoia,  piuttosto che verso il presepe.

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Dopo un inizio molto tradizionale, in cui addobbavo il mio albero esclusivamente con decorazioni dorate oppure con palle rosse e d’oro, negli ultimi due anni ho cominciato a collezionare “palline di Natale del mondo”, ovvero ogni qualvolta che mi reco in un paese straniero per lavoro o per vacanza cerco sempre un decoro che possa essere piazzato su un ramo del mio “finto pino” il Natale successivo.

Grazie a questo mio hobby, ogni anno il mio albero cresce e si arricchisce, diventando la memoria dei miei viaggi passati, strappandomi un sorriso per ogni pallina.

E voi? come lo addobbate il vostro albero di Natale?

 

#Un Pomeriggio a Firenze

Si può fare un mini tour turistico di Firenze in un pomeriggio? Vedere in cinque ore i principali monumenti della città? La risposta che mi viene da darvi è Si! , certo non potrete pretendere di avere la conoscenza approfondita delle cose ma almeno un’idea di quello che avete visto Si!

Mi sono ritrovata, per ragioni di famiglia, con mia madre a Firenze e ne ho approfittato per fare un “mini tour” fotografico/turistico.

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La Chiesa di Santa Maria Novella

Avendo preso l’hotel in prossimità della stazione, la mia passeggiata comincia dalla Chiesa di Santa Maria Novella, il cui nome alle mie amiche piu’ fashion evocherà la rinomata marca di profumi & saponi “Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella “, e ai miei amici musicofili tornerà di sicuro in testa la canzone di Pupo “Firenze Santa Maria Novella” a me personalmente ricorda le lezioni di storia dell’arte del Liceo e   i cinque che presi per non aver studiato lo stile architettonico e chi la edifico’…

 

Lasciatami alle spalle la suddetta chiesa arrivo nella piazza del Duomo, dove si erge la chiesa simbolo della città, io stessa se penso a Firenze la prima immagine insieme a Pontevecchio che mi si visualizza in mente è la facciata di Santa Maria del Fiore, non sto a farvi alcuna descrizione architettonica della cattedrale nè tanto meno del battistero perché anche questo complesso architettonico fa parte del già citato 5 in storia dell’arte.

 

 

Dalla Piazza del Duomo, mi dirigo verso Ponte Vecchio facendo una piccola deviazione per passare a strofinare il naso del porcellino dell’omonima fontana perchè pare  porti bene e, dato che alla fortuna non si gira mai la schiena, mi ci fiondo di gran corsa!

La tradizione vorrebbe che vi si metta una monetina in bocca al maialino e a seconda che la moneta cada dentro la grata o fuori si avrà fortuna o meno, i proventi di questo rito  in teoria andrebbero in elemosina ad una missione ma quel giorno vi era una zingara che se le scippava… quindi lascio a voi le conclusioni.

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Fontana del Porcellino

Dopo aver sgomitato con Cinesi, Giapponesi, bambini e comitive per poter fare una foto senza tutto il mondo a me ignoto mi dirigo finalmente fino a Ponte Vecchio dove prendo atto che la “Moccia mania ” ha preso piede anche qua, chissà quanti di quelli che hanno attaccato un lucchetto stiano ancora insieme e quanti invece si siano lasciati.

 

 

Attraverso Ponte Vecchio ed arrivo in Borgo San Jacopo, dove decido di percorrere Lungarno Torrigiani per arrivare in Santa Croce e fare un bel selfie con l'”amico Dante”.

Ritorno verso Borgo San Jacopo passando sempre da Lungarno Torrigiani e, ammirando la città che si specchia nel fiume, mi fermo a prendere un aperitivo panoramico in un localino sull’Arno ed infine ceno all‘Osteria del Cinghiale Bianco prima di rientrare in Hotel, inutile dirvi che le pappardelle al cinghiale ed i crostini toscani sono fenomenali!

Una gita a…. “Courmayeur all’Ottava Meraviglia del Mondo”.

A solo un’ora d’automobile da Ginevra si puo’ tranquillamente raggiungere quella che viene definita l”ottava meraviglia del mondo” ovvero la Sky Way del Montebianco.

 

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L’ottava meravigia del mondo : Sky Way Montebianco.

Appena fuori fuori dal Tunnel del Montebianco o subito dopo il paese di Courmayeur, dipende da quale direzione di arrivi,( nel mio caso solitamente è subito all’uscita del tunnel il venerdi’ ed subito dopo il paese la domenica sera quando me ne torno verso la Svizzera ) si trova questa innovativa e spettacolare funivia.

 

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Si parte dal Pontal d’Entrèves a quota 1300 mt per arrivare , infine in una ventina di minuti, alla quota di 3466 mt di Punta Helbronner, con uno stop intermedio al Pavillon du Mont Frety a 2173 mt,fermata  che io personalmente ho utilizzato per abituarmi all’altitudine!

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Questa funivia, unica nel suo genere, possiede una cabina che ruota su se stessa a 360 gradi per permettere al visitatore di ammirare tutta la magnificenza e la bellezza della valle .

Ma è quando si raggiunge la cima di Punta Helbronner che si rimane stupiti, a bocca aperta come degli allocchi per il meraviglioso spettacolo naturale che si prospetta agli occhi, montagne, ghiacciai e crepacci la fanno da padroni!

 

 

Sulla via del ritorno ci si puo’ soffermare, per decomprimere il “mal d’altitudine” al Giardino Botanico Saussurea dove si possono osservare una discreta varietà di piante alpine.

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Si può morire per Amore! 

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“Che non si muore per amore” … Per citare le parole del buon Lucio Battisti è una delle più grosse bufale che la razza umana potesse inventare!

Perché, cari amici miei, per amore si muore eccome!

Quando si è innamorati e non corrisposti si smette all’istante di mangiare, di dormire e , se si dorme, si ha sempre l’orecchio teso sul cellulare per sentire se arriva il tanto sospirato e anelato sms da quel lui, che desideriamo tanto.

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Diversamente quando siamo innamorati  e corrisposti, dormiamo, mangiamo, ridiamo talmente tanto che rischiamo di morire per letargia, obesità o per aver riso troppo…

Io personalmente ho sempre rischiato di morire dì insonnia, di fame e di sonno!

“Una domenica al Museo”

Il Museo Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

Musée International de la Croix-Rouge et du Croissant-Rouge, Avenue de la Paix 17, 1202 Genève, Suisse ( www.redcrossmuseum.ch ).

Cosa si puo’ fare in un’uggiosa domenica di fine estate a Ginevra, quando ti sembra di essere a novembre nonostante sia Agosto ed in piu’ hai tua madre che ti è venuta a trovare in casa e tutti i centri commerciali della città sono chiusi perchè qua la domenica dimenticatevi di trovare qualcosa di aperto?

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Il Palazzo delle Nazioni Unite

La risposta è andare per musei ed io ho scelto il Museo Internazionale della Croce Rossa, collocato su un’alta collina, dove nelle nitidide giornate di sole si puo’  usufruire pure di un ottimo panorama, giusto di fronte al palazzo delle Nazioni Unite, inaugurato del 1988 e consacrato all’opera di Henry Dunant (umanista, imprenditore e filantropo svizzero, nonchè fondatore della Croce Rossa).

Se avete un account Instagram potete anche taggarvi in diretta con “The Petrified Ones” ed inserire l’hashtag #redcrossmuseum

Il museo si articola in tre filoni tematici:

  • Difendere la dignità umana;

In queste sale possiamo conoscere 150 anni di storia dell’azione umanitaria, vengono illustrate le operazioni della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

Alcuni degli oggetti realizzati dai prigionieri
Alcuni degli oggetti realizzati dai prigionieri

In quest’area si possono vedere una serie di oggetti realizzati dai prigionieri con i materiali piu’ disparati.

  • Ricostruire il legame famigliare;
Sala 2
Sala 2

Nella seconda zona si puo’ ammirare l’Archivio dell’Agenzia Internazionale dei Prigionieri di Guerra 1914 – 1923 che è stato inscritto al Registro della Memoria del Mondo dell’Unesco, è composto da 6 milioni di schede contenenti le informazioni sui detenuti nei vari campi di prigionia.

La ricerca per immagini
La ricerca per immagini

Sempre in questa sezione vi è una parete su cui sono state attaccate una serie di foto dei bambini del Ruanda che grazie ad un’operazione di ricerca per immagini è stato possibile ricongiungere i piccoli dispersi ai loro cari.

  • Limitare i rischi naturali;

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Nella terza ed ultima zona, attraverso una serie di immagini e filmati si racconta la storia di alcune catastrofi naturali e, grazie al “Gioco dell’Uragano” si cerca di sensibilizzare le persone su quanto sia importante la prevenzione delle catastrofi naturali.

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Durante la passeggiata tra le sale si ha la possibilità di incontrare, conoscere e condividere l’esperienza dei dodici testimoni.

Emozione, riflessione, scoperta, sono solo alcune delle emozioni che si possono provare durante questa visita.

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