Più giro il mondo e più scopro che in molti stati vi è una piccola Venezia, tutto il mondo ci invidia Venezia ed ogni qualvolta che sento parlare di “una piccola Venezia” sono sempre un po’ scettica.
Oggi vi mostro le foto che ho realizzato quando sono stata in Cina e mi è capitato di visitare la piccola cittadina di Zhouzhuang che viene identificata come la “Venezia della Cina”.
Zhouzhuang è interamente attraversata da un’ infinità di canali collegati tra loro da graziosi ponti di pietra percorribili solo a piedi.
Qui il tempo sembra essersi fermato, essendo nella trafficatissima Cina , quello che mi ha colpita è stata la totale assenza di automobili e mezzi pubblici.
La cittadina è raggiungibile a bordo di un tipico traghetto cinese navigando per il fiume oppure a piedi.
La piazza centrale di Zhouzhuang è contornata da svariate boutique “acchiappa turisti”, i tetti delle case ricordano le coperture dei templi Ming più volte visti sui libri di storia.
In tutti i canali si trovano delle gondole e dei gondolieri cinesi che vi potranno portare a bordo delle loro imbarcazioni lungo i canali per farvi scoprire il luogo e decantarvi , in cinese, la storia dei palazzi… alcuni cantano pure, cosa pero’ non lo so.
A causa dei problemi linguistici in cui ci siamo più volte imbattute abbiamo desistito dal fare il tour turistico in gondola…
Oggi mi sento di consigliarvi, una gitarella carina, poco impegnativa dal punto di vista della fatica fisica, l’escursione al lago della Lamoura.
Ci troviamo nel dipartimento dello Jura, il lago Lamoura si trova a 1150 metri di altitudine, in un’ampia e soleggiata vallata.
Il posto è l’ideale per fare una scampagnata giornaliera da Ginevra o da Nyon, in un’ora circa di auto salendo in direzione del col de la Faucille, si raggiunge questo delizioso laghetto montano.
Il luogo è l’ideale per organizzare un bel picnic con gli amici, passeggiare o trascorrere oziosamente la giornata prendrendo il sole oppure facendo un bagno nelle fresche acque del lago.
La superficie del lago è quasi interamente coperta da verdeggianti ninfee.
Paperotti e fiori completano il quadretto bucolico.
Eccomi qua nuovamente in viaggio, per i prossimi giorni mi attenderà una lunga trasferta americana!
Dopo mesi di assenza dalla mia pagina a causa di un calo di energie, della mancanza di tempo e da qualche distrazione sono tornata!
La mia casa sarà una stanza d’albergo dove il disordine regnerà sovrano… non vorrei essere nei panni della povera housekeeper che ogni mattina dovrà riordinarmi le cose.
Anziché mucche e prati verdi la prima immagine che vedrò al mattino sarà quella di palazzi e strade, di una città!
Carica di positività ed energie non mi resta che augurarvi una buona giornata!
Ben arrivato Marzo che cominci in maniera bizzarra.. sotto quindici centimetri di neve, coi bambini che giocano nei parchi a fare pupazzi e gli adulti che sbuffano per i disagi.
Mi piace Marzo perché è il mese in cui comincio a “fare il cambio degli armadi “, i pesanti maglioni lasciano spazio ad indumenti più leggeri e colorati, le giornate si allungano, i miei bulbi sul terrazzo cominciano a fiorire ed anche il mio umore normalmente migliora!
Io mi aspetto che Marzo mi porti tantissime good vibes e qualche buona notizia, e voi cosa vi aspettate?
Una vera domenica da Svizzeri è quella che ho avuto l’occasione di passare con degli amici di recente, terme, buon cibo e tante risate.
La nostra giornata è cominciata di buon ora ai Bains de Charmey, meglio conosciuti dai piu’ come Bains de la Gruyère, una splendida vista sulle montagne, due vasche all’interno ed una all’esterno, saune a diverse temperature e bagni turchi per potersi rilassare e lasciarsi alle spalle lo stress.
Nonostante alcuni di noi avessero già visitato il borgo medievale di Gruyère ne abbiamo approfittato per fare una tappa gastronomica in uno dei tanti ristoranti tipici del villaggio, questa volta abbiamo scelto lo Chalet de Gruyères .
Raclette, fondue, meringhe alla crema di Gruyer sono solo alcune delle specialità che si possono gustare, basta solo non avere paura delle calorie!
Per le visite ai musei vi rimando al mio post di qualche mese fa, buona lettura!
Ad Yvoire potete decidere di arrivarci in macchina oppure, come ho fatto io, più’ romanticamente dal lago, io ci sono andata con mia madre quindi di romantico non ho provato proprio nulla!
Ho acquistato un biglietto a Nyon alla compagnia navale ed, in una mezzora circa di navigazione, sono giunta dall’altra parte del lago in questo paesino medievale francesce.
Il borgo medioevale non è interamente originale poiché è stato ricostruito , ma resta comunque un luogo piacevole in cui trascorrere una domenica passeggiando tra gli innumerevoli negozietti oppure prendendo il sole, o perché no, aspettando il tramonto sorseggiando qualche Spritz.
Degno di visita oltre al borgo vi è il “Giardino dei cinque sensi”, a seconda della stagione in cui vi recherete potrete assistere a diverse fioriture, totalmente pero’ da escludere il periodo invernale in quanto il giardino è chiuso.
Non mi dilungo in auguri per gli amici, buoni propositi che poi non manterrò di sicuro mi limito solo a dirti ben arrivato!
Quest’anno mi comincia in Valgrisenche, in uno sperduto paesino tra le montagne valdostane , davanti agli occhi ho solo tetti innevati, neve, montagne ed un bel sole che spero mi scalderà il cuore per tutto l’anno
Quello che mi auguro vivamente è che il nuovo anno mi porti tantissime “good vibes” come quello appena concluso, tanto bene, affetto e amore.
Si può fare un mini tour turistico di Firenze in un pomeriggio? Vedere in cinque ore i principali monumenti della città? La risposta che mi viene da darvi è Si! , certo non potrete pretendere di avere la conoscenza approfondita delle cose ma almeno un’idea di quello che avete visto Si!
Mi sono ritrovata, per ragioni di famiglia, con mia madre a Firenze e ne ho approfittato per fare un “mini tour” fotografico/turistico.
Avendo preso l’hotel in prossimità della stazione, la mia passeggiata comincia dalla Chiesa di Santa Maria Novella, il cui nome alle mie amiche piu’ fashion evocherà la rinomata marca di profumi & saponi “Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella “, e ai miei amici musicofili tornerà di sicuro in testa la canzone di Pupo “Firenze Santa Maria Novella” a me personalmente ricorda le lezioni di storia dell’arte del Liceo e i cinque che presi per non aver studiato lo stile architettonico e chi la edifico’…
Lasciatami alle spalle la suddetta chiesa arrivo nella piazza del Duomo, dove si erge la chiesa simbolo della città, io stessa se penso a Firenze la prima immagine insieme a Pontevecchio che mi si visualizza in mente è la facciata di Santa Maria del Fiore, non sto a farvi alcuna descrizione architettonica della cattedrale nè tanto meno del battistero perché anche questo complesso architettonico fa parte del già citato 5 in storia dell’arte.
Santa Maria del Fiore
Dalla Piazza del Duomo, mi dirigo verso Ponte Vecchio facendo una piccola deviazione per passare a strofinare il naso del porcellino dell’omonima fontana perchè pare porti bene e, dato che alla fortuna non si gira mai la schiena, mi ci fiondo di gran corsa!
La tradizione vorrebbe che vi si metta una monetina in bocca al maialino e a seconda che la moneta cada dentro la grata o fuori si avrà fortuna o meno, i proventi di questo rito in teoria andrebbero in elemosina ad una missione ma quel giorno vi era una zingara che se le scippava… quindi lascio a voi le conclusioni.
Dopo aver sgomitato con Cinesi, Giapponesi, bambini e comitive per poter fare una foto senza tutto il mondo a me ignoto mi dirigo finalmente fino a Ponte Vecchio dove prendo atto che la “Moccia mania ” ha preso piede anche qua, chissà quanti di quelli che hanno attaccato un lucchetto stiano ancora insieme e quanti invece si siano lasciati.
Ponte Vecchio
La “Moccia Mania”
Ponte Vecchio
Attraverso Ponte Vecchio ed arrivo in Borgo San Jacopo, dove decido di percorrere Lungarno Torrigiani per arrivare in Santa Croce e fare un bel selfie con l'”amico Dante”.
Ritorno verso Borgo San Jacopo passando sempre da Lungarno Torrigiani e, ammirando la città che si specchia nel fiume, mi fermo a prendere un aperitivo panoramico in un localino sull’Arno ed infine ceno all‘Osteria del Cinghiale Bianco prima di rientrare in Hotel, inutile dirvi che le pappardelle al cinghiale ed i crostini toscani sono fenomenali!
Italiani “Pizza, Mafia & Mandolino” perchè è cosi che ci denominano in tutto il mondo, ed io ahimé per quanto riguarda l’argomento in oggetto sono davvero un’italiana media.
Pizza & birra la domenica sera è forse l’abitudine che piu’ mi manca della mia vita italiana e , anche se non lo sembro, sono molto abitudinaria sull’argomento cibo, ma, per fortuna, è giunta in mio soccorso “Luigia“!
Luigia è una pizzeria molto conosciuta a Ginevra.
La pizza é ottima con il bordo alto come quelle che si possono gustare a Napoli ma un ulteriore valore aggiunto di questo posto è che all’interno tutto il personale parla italiano e si ha come l’impressione di essere a casa in Italia.
Luigia la si puo’ trovare in Rue Adrien-Lachenal 24,A a Ginevra oppure al Petit Saconnex in Chemin de la Tourelle 2… sempre aperti anche la domenica!
A solo un’ora d’automobile da Ginevra si puo’ tranquillamente raggiungere quella che viene definita l”ottava meraviglia del mondo” ovvero la Sky Way del Montebianco.
Appena fuori fuori dal Tunnel del Montebianco o subito dopo il paese di Courmayeur, dipende da quale direzione di arrivi,( nel mio caso solitamente è subito all’uscita del tunnel il venerdi’ ed subito dopo il paese la domenica sera quando me ne torno verso la Svizzera ) si trova questa innovativa e spettacolare funivia.
Si parte dal Pontal d’Entrèves a quota 1300 mt per arrivare , infine in una ventina di minuti, alla quota di 3466 mt di Punta Helbronner, con uno stop intermedio al Pavillon du Mont Frety a 2173 mt,fermata che io personalmente ho utilizzato per abituarmi all’altitudine!
Questa funivia, unica nel suo genere, possiede una cabina che ruota su se stessa a 360 gradi per permettere al visitatore di ammirare tutta la magnificenza e la bellezza della valle .
Ma è quando si raggiunge la cima di Punta Helbronner che si rimane stupiti, a bocca aperta come degli allocchi per il meraviglioso spettacolo naturale che si prospetta agli occhi, montagne, ghiacciai e crepacci la fanno da padroni!
Punta Helbronner
Sulla via del ritorno ci si puo’ soffermare, per decomprimere il “mal d’altitudine” al Giardino Botanico Saussurea dove si possono osservare una discreta varietà di piante alpine.